TAG Heuer

Storia

Dal 1860 al 1887

Una base solida

La società fondata da Edouard Heuer nel 1860 si basava su due principi: conduzione familiare e innovazione tecnica, che hanno soddisfatto le esigenze dell’azienda, sia nei primi anni di attività che in quelli a seguire.

1860

Il primo Heuer

A 20 anni, Edouard Heuer aprì il suo laboratorio di orologeria nella proprietà di famiglia a Saint-Imier, producendo orologi da tasca, principalmente in argento. Nel 1864, trasferì la società a Brugg, dove ne modificò il nome in Edouard Heuer & Compagnie. La terza location arrivò nel 1867, quando Edouard Heuer spostò la sua azienda a Bienne, nel cantone di Berna, dove rimase per oltre 100 anni.

1869

Il primo brevetto

Nel 1869, Edouard Heuer rivoluzionò l’orologeria con il suo primo brevetto: un sistema di carica senza chiave con corona. Questa nuova corona di carica sostituì la chiave che fino ad allora serviva a ricaricare il segnatempo, imponendosi come un’innovazione di successo. Edouard Heuer & Cie. continuò a innovare campi quali design, progettazione e produzione, guidata dal suo genio imprenditoriale e dalla sua rivoluzionaria visione del futuro.

1882

I cronografi da tasca

Negli anni Ottanta, le competizioni sportive conobbero una rapida ascesa e Edouard Heuer capì che i cronografi da tasca rappresentavano uno strumento essenziale per questi eventi. L’azienda cominciò a produrre grandi quantità di cronografi da tasca, utilizzati per cronometrare gare su strada, piste in carbonella e acqua. Il cronografo, probabilmente con cassa in argento, divenne lo status·​symbol degli amanti delle corse dei cavalli e dei levrieri e di altri sportivi.

1887

Il cronografo perfezionato

Nel 1887, Heuer depositò un brevetto per il perfezionamento del "pignone oscillante".Grazie a questo miglioramento, il cronografo può avviarsi e arrestarsi istantaneamente in risposta all'azionamento di un pulsante. Con l'ottimizzazione del design del movimento, il pignone oscillante ha semplificato l'assemblaggio e la manutenzione del cronografo. Questa straordinaria innovazione, ribattezzata dallo stesso Edouard Heuer "il cronografo perfetto", è utilizzata ancora oggi.

Dal 1887 al 1933

Precisione sotto i riflettori mondiali

Alla vigilia del XX secolo, le innovazioni in settori come la produzione industriale, i trasporti, la scienza e la medicina portarono con sé la necessità di un cronometraggio più preciso. Nell’atletica, l’esigenza di strumenti più accurati e affidabili divenne cruciale, in quanto vincitori e record mondiali potevano essere decretati da scarti di pochi centesimi di secondo.

1908

Cronometraggio al servizio della medicina

Se i cronografi erano già essenziali per cronometrare le gare sportive e i viaggi, una visita di Charles Auguste Heuer dal dottore sfociò in un’innovazione del cronometraggio nella medicina. La scala colorata del nuovo cronografo da tasca con sfigmomanometro Heuer, il cui brevetto fu depositato nel 1908, consentiva al medico di determinare il ritmo cardiaco del paziente dopo averne contato i battiti per soli 20 secondi.

1911

Il Time of Trip

Poiché gli spostamenti in automobile e aereo iniziavano a prendere piede, Heuer disegnò un robusto strumento da installare sul cruscotto dei veicoli di nuova generazione. Il “Time of Trip” era un cronografo preciso, che indicava l’orario sul quadrante principale, mentre due lancette su un quadrante più piccolo registravano la durata del tragitto. Il pilota utilizzava un pulsante per avviare e arrestare questo cronometro “time·​of·​trip”, ad esempio per misurare il tempo di una corsa.

1914

I primi cronografi da polso

Quando gli orologi da tasca cominciarono a lasciare spazio agli orologi da polso, Heuer spostò il cronografo di precisione dalla tasca al polso. Nel 1914, il catalogo Heuer definiva l’orologio da polso come uno strumento “unico sul mercato”.

1916

Il Mikrograph e il Microsplit

Discipline distanti come lo sport, la produzione industriale e l’artiglieria richiedevano cronometri sempre più precisi. A capo dell’azienda c’era Charles-Auguste Heuer, il figlio di Edouard Heuer, che supervisionava un progetto per il Mikrograph e il Semikrograph volto ad aumentare la precisione di lettura da 1/5 di secondo a 1/50 e 1/100 di secondo. Ben presto, seguirono le versioni rattrappanti in grado di indicare le differenze di tempi tra due atleti.

1920

Cronometro mondiale

La precisione e l’affidabilità dei cronometri Heuer li incoronarono orologi ufficiali dei principali eventi sportivi internazionali. Heuer fornì cronografi per Olimpiadi, campionati mondiali e sport invernali. Si tratta dei primi di una lunga serie di appuntamenti futuri nei quali TAG Heuer ha cronometrato gare di discipline come sport motoristici, atletica e vela, tra cui la Indianapolis 500 e diverse competizioni di Formula 1.

DAL 1958 AL 1969

GLI ANNI D’ORO

Il 1958 segnò l’inizio di una nuova era per Heuer. Jack Heuer divenne l’esponente della quarta generazione della famiglia a dirigere l’azienda.  

Questo decennio vide nuovi cronografi, design rivoluzionari per cronometri e contatori di bordo leggendari dominare la scena dei rally.

1958

La quarta generazione Heuer

Jack Heuer si unì ufficialmente alla società Ed. Heuer & Co. S.A., come dirigente ed esponente della quarta generazione della famiglia. L’azienda interruppe la vendita di orologi da polso convenzionali per concentrarsi su cronografi da polso, cronometri e contatori bordo da utilizzare nelle gare di corsa e nei rally. Jack Heuer portò la sua società in tutti gli universi degli sport motoristici, dai piloti non professionisti a scuderie di Formula Uno come Ferrari.

1958

Nuovi design per i contatori di bordo

Nel 1958, Heuer ridisegnò i suoi contatori di bordo per ottimizzarne la leggibilità e introdusse nuovi, rivoluzionari modelli. La coppia Rally Master (orologio Master·​Time·​e·​cronometro Monte·​Carlo)·​dominò la scena del rally. Il Super Autavia è il primo cronografo di bordo Heuer o barra di comando del pilota e il Sebring offre la funzione rattrappante.

1960

I cronometri si (r)innovano

I cronometri erano il fulcro dell’attività di Heuer e, alla vigilia del suo 100° anniversario, la società ne ridisegnò il volto. Il Game Master era un cronometro su un cinturino pensato per gli arbitri. Nel 1960 Heuer celebra i suoi 100 anni con un restyling della sua linea di cronometri. La collezione “Century”·presentava un contatore dei minuti centrale con tocchi di rosso e nero per una maggiore leggibilità con una gamma completa per il cronometraggio nei campi dell’atletica, degli sport motoristici e dell’industria.

1962

Il primo segnatempo svizzero nello spazio

Il 20 febbraio del 1962, l’astronauta John Glenn divenne il primo americano a orbitare intorno alla Terra e il primo uomo a indossare un orologio svizzero nello spazio. Un cronometro Heuer fissato con un cinturino al suo polso misurò la durata del suo volo: 4 ore e 56 minuti. Nel luglio del 1969, un altro cronometro Heuer registrò l’atterraggio dell’Eagle sulla superficie lunare. Entrambi questi cronometri Heuer sono esposti al Museo Smithsonian.

1962

NOMI DA CRONOGRAFO

Durante la sua storia, Heuer identificò la maggior parte dei suoi cronografi con il numero di referenza, ma nel 1962 la società iniziò ad attribuire nomi distintivi ai suoi modelli.  

L’Autavia era lo strumento per le auto e i velivoli. Nel 1963 seguì l’Heuer Carrera, emblema della potenza di un nome suggestivo, dell’amore per le corse e della purezza del design.  

Nel 1968 arrivò il Camaro, con una cassa a forma di cuscino che omaggia una muscle car popolare dell’epoca e lo Skipper, un colorato orologio da regata.

1962

Lo strumento dell’avventura Il cronografo ​“Autavia”

È il primo cronografo che porta il nome di una collezione. Prendendo il nome dai contatori di bordo degli anni Trenta, l’Autavia coniuga le caratteristiche degli universi di AUTomobile e AVIAzione. Le casse sono dotate di una lunetta girevole per misurare i minuti o le ore, leggere la velocità su una scala tachimetrica o, per i viaggiatori, un secondo fuso orario. Nel ventennio successivo, Heuer presentò 80 versioni dell’Autavia.

1963

L’amore per le corse

Nel 1963, Heuer lanciò l’Heuer Carrera, il cronografo che immortalava la passione e la temerarietà delle corse. Jack Heuer prese questo nome in prestito dalla corsa automobilistica Carrera Panamericana, competizione svoltasi in Messico dal 1950 al 1954. Le audaci anse dalla forma angolata dell’Heuer Carrera ne esprimevano la forza e i quadranti erano disponibili con scala tachimetrica, dei minuti decimali o pulsometrica. Adatti alle piste, come alle attività sportive e alle occasioni formali, la linea Heuer Carrera includeva modelli con triplo calendario e casse in acciaio o oro.

1964

L’ACQUISIZIONE DI LEONIDAS DA PARTE DI HEUER

Nel 1964 Heuer rilevò Leonidas, manifattura leader nella produzione di cronometri e cronografi.  

L’acquisizione di Leonidas permise a Heuer di ampliare notevolmente la propria offerta di cronometri.

1968

La forma degli anni Sessanta

Nel 1968, Heuer lanciò il Camaro con una cassa dalla forma completamente inedita: a cuscino. Si tratta del primo passo del brand verso un nuovo orizzonte, lontano dalle tradizionali casse rotonde. Il Camaro era popolare tra i piloti, poiché la maggior parte dei modelli presentava una scala tachimetrica sul quadrante. Venne prodotto fino ai primi anni Settanta, con un’offerta di quasi 50 modelli, tutti con movimenti a carica manuale. La forma a cuscino viene considerata il precursore della cassa quadrata del Monaco.

1968

L’alleato della regata: lo Skipper

Heuer fu il fornitore degli strumenti che cronometrarono le performance dell’Intrepid durante la America’s Cup al largo di Newport, Rhode Island. Per celebrare la vittoria, nel 1968, Heuer creò un nuovo cronografo, i cui colori erano coordinati con l’Intrepid. Blu acceso, arancione e verde, il quadrante era equipaggiato con un contatore dei 15 minuti. Nei 15 anni che seguirono vennero presentati otto modelli dello Skipper.

1969

A tutto gas verso il mondo dei motori

Attraverso la sponsorizzazione del mito svizzero della Formula Uno Jo Siffert, Heuer divenne il primo brand non automobilistico ad apparire sulle monoposto. Due anni dopo, l’impegno nella Formula Uno si rafforzò ulteriormente quando Heuer diventò lo sponsor ufficiale della scuderia di F1 Ferrari e i suoi cronografi furono indossati da piloti del calibro di Mario·​Andretti,·​Jacky·​Ickx,·​Niki·​Lauda,·​Clay·​Regazzoni·​e·​Gilles·​Villeneuve. Jack Heuer regalò a ciascuno di questi atleti un Heuer Carrera in oro 18 carati.

DAL 1969 AL 1985

L’ERA DEI COLORI

Heuer introdusse i primi cronografi automatici al mondo nel 1969, declinandoli nei modelli Autavia, Heuer Carrera e Monaco.  

In breve, il brand abbandonò la classica combinazione cromatica bianco-nero degli anni Sessanta per i colori vibranti e le forme irriverenti degli anni Settanta.

1969

Calibre 11: i primi cronografi automatici

La joint venture guidata da Heuer portò al lancio dei primi cronografi automatici sui mercati internazionali, con il movimento Calibre 11 (Chronomatic). I modelli automatici Autavia, Heuer Carrera e Monaco furono lanciati nel marzo del 1969 con conferenze stampa a Ginevra e a New York. Oltre all'innovazione tecnica del movimento, spiccavano le nuove casse, che dal look dei decenni precedenti, passarono allo stile radicale degli anni '70.

1969

Il Monaco e McQueen

Tre modelli erano animati dal primo movimento automatico Heuer, ma fra questi fu il nuovo Monaco a catturare l'attenzione a livello mondiale. Il Monaco era caratterizzato da una cassa squadrata con quadranti blu o antracite: un cronografo che non poteva passare inosservato. Per il film "Le 24 ore di Le Mans", la star di Hollywood Steve McQueen volle ispirarsi allo stile del suo pilota preferito, Jo Siffert, all'epoca ambasciatore Heuer. Questa decisione spinse McQueen a indossare al polso il cronografo Heuer Monaco e il logo "Heuer Chronograph sulla sua tuta da corsa. L'audace combinazione consentì al nuovo cronografo Heuer di affermarsi a livello internazionale. La versione finale del Monaco (che i moderni collezionisti chiamano “Dark Lord”) integrava il look militare degli anni '70, con quadrante nero su cassa con rivestimento nero.

1971

LE GENERAZIONI DEL COLORE

Dopo il lancio dei suoi primi cronografi automatici, Heuer iniziò ad ampliare la gamma dei modelli con linee e colori audaci.  

Verso la fine del decennio, il look divenne più elegante con casse sottili e linee raffinate.

1971

Look selvaggio

Fra gli audaci cronografi automatici lanciati da Heuer figuravano il Calculator, che integrava un regolo calcolatore circolare, e il solido Montreal, con quadranti di colore blu, bianco, nero e champagne. Il Silverstone celebrava il circuito di Formula Uno inglese, con quadranti di colore rosso, blu o fumé. Heuer sperimentò le casse monoscocca, utilizzando la fibra di vetro per il modello estremamente esotico Temporada.

1971

Il Centigraph per la misurazione del tempo

Il Dipartimento Elettronico Heuer sviluppò il Centigraph, un sistema di cronometraggio utilizzato dalla scuderia Ferrari. Questo sistema consentiva alle scuderie automobilistiche di misurare i tempi dei loro piloti con grande precisione. Grazie a una precisione di lettura dei tempi a 1/1.000 di secondo, il Centigraph permetteva a un team di cronometrare più auto, segnalando il numero di giri, il tempo dell'ultimo giro e il tempo totale e stampandoli sul momento. Ben presto altri team divennero clienti della Maison, così vennero aggiunte caratteristiche speciali.

1975

La soluzione elettronica

Heuer sperimentò per la prima volta il cronometraggio elettronico con le principali scuderie mondiali, e ben presto questa tecnologia fu introdotta anche per i cronografi. Il Chronosplit del 1975 appariva come un simpatico robot, con le doppie indicazioni per le funzioni cronografiche e segnatempo. Il Manhattan aveva un look molto più radicale, con la cassa esagonale caratterizzata da indicazioni analogiche e digitali. Tuttavia, questi nuovi cronografi si trovarono ad affrontare grandi sfide, a causa dei difficili tassi di cambio tra il franco svizzero e il dollaro statunitense e a causa degli orologi al quarzo giapponesi di nuova concezione.

1977

Design raffinato

Dopo gli eccessi dei primi anni '70, verso la fine del decennio Heuer optò per design più raffinati ed eleganti. I modelli Cortina, Jarama, Monza e Verona celebravano alcune destinazioni rinomate per le corse automobilistiche o per altri sport. I modelli Daytona e Kentucky catturavano l'entusiasmo dei circuiti e delle piste negli Stati Uniti, dedicati rispettivamente alle auto da corsa e ai cavalli. I modelli presentavano casse più sottili, molte delle quali con bracciali integrati in acciaio, ideati per lo sport o per le mise più eleganti.

1979

Il passaggio agli orologi da immersione

Il catalogo Heuer del 1978 era ricco di cronografi automatici ed elettronici, ma nel 1979 l'azienda lanciò i robusti orologi da immersione che ne avrebbero consolidato definitivamente la reputazione. Dopo aver iniziato con pochi modelli, il catalogo degli orologi da immersione si estese a decine di modelli, con movimenti automatici o al quarzo. I quadranti erano arancioni, luminosi, color oliva o peltro, o nel tradizionale colore nero, con dimensioni che variavano da 28 a 42 millimetri.

DAL 1985 AL 2004

RINASCITA E MODERNITÀ

Passato sotto la proprietà del gruppo di imprese Techniques d’Avant-Garde, TAG Heuer, da sempre associato ai cronografi meccanici, divenne un marchio dedito alla realizzazione di orologi per il XXI secolo.  

I modelli sviluppati negli anni '80 divennero capisaldi del moderno catalogo TAG Heuer.

1985

La serie 2000

Nei primi anni '80, Heuer presentò sei esclusive funzionalità che avrebbero caratterizzato la sua nuova serie di orologi da immersione. Quattro di queste funzionalità erano associate in particolare alle immersioni – l'impermeabilità fino a 200 metri, la corona a vite, la lunetta unidirezionale e la doppia chiusura sul bracciale in acciaio. Il vetro zaffiro e gli elementi luminosi assicuravano la massima leggibilità. Queste funzionalità sono ancora oggi presenti nel modello Aquaracer.

1986

Il Formula Uno

Nel 1983, TAG Heuer reagì all'introduzione di nuovi standard nel settore orologiero con una collezione rivoluzionaria: il TAG Heuer Formula 1. Il TAG Heuer Formula 1 offriva lo stesso stile caratterizzato da colori vivaci, casse in plastica, semplici movimenti al quarzo e confezioni divertenti. Fedele alla sua tradizione legata agli orologi da immersione, il TAG Heuer Formula 1 era dotato di un'impermeabilità fino a 200 metri e di una lunetta contrassegnata da minuti.

1987

Sport ed eleganza

Ben presto TAG Heuer si spostò in una fascia di mercato superiore: dai tradizionali orologi da immersione si passò a orologi che integravano i design più sofisticati. Le pubblicità sottolineavano il fatto che i nuovi orologi S/el si potevano indossare sia su una tuta da immersione, sia su un abito da sera. Il campione di Formula Uno Ayrton Senna indossava un modello S/el per tutti i giorni e contribuì personalmente al design del suo bracciale esclusivo. Il design di questo orologio fu curato da Eddy Schöpfer. La serie fu rinominata “Link” nel 1999: un degno tributo a questo bracciale unico.

1991

NUOVE CAMPAGNE PER NUOVI OROLOGI

TAG Heuer promosse i suoi nuovi orologi con campagne pubblicitarie pluripremiate.  

La campagna 1991-1994 “Don’t Crack Under Pressure” celebrava la determinazione e la concentrazione degli ambasciatori del marchio, come Michael Schumacher e Ayrton Senna.  

Dal 1995 al 1997, TAG Heuer utilizzò la campagna “Success. It’s a mind game.” mostrando in che modo i migliori atleti e campioni si spingevano oltre i limiti. 

1996

Le prime riedizioni

Dopo aver lanciato molti nuovi modelli negli anni '80, a metà degli anni '90 TAG Heuer iniziò a ricreare un legame con i classici cronografi del marchio degli anni '60. Nel 1996, TAG Heuer rilanciò il TAG Heuer Carrera, riprendendo lo stile del modello originale del 1964 quasi in ogni dettaglio. Il Monaco fu rilanciato nel 1998, con un quadrante "total black". Fin dalle prime riedizioni, il TAG Heuer Carrera e il Monaco si affermarono come modelli fondamentali nel catalogo TAG Heuer.

1999

LVMH acquisisce TAG Heuer

Nel 1999, il gruppo francese LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton, leader nel settore dei beni di lusso, acquisisce TAG Heuer. Jack Heuer, che era stato costretto a vendere l'impresa di famiglia nel 1982, tornò in TAG Heuer nel 2001 come Presidente Onorario dell'azienda. Girò il mondo condividendo il patrimonio del marchio con una nuova generazione di appassionati.

DAL 2004 AL 2015

OLTRE OGNI LIMITE

Per inaugurare il XXI secolo, TAG Heuer ha sviluppato un approccio completamente nuovo nei confronti della realizzazione degli orologi e dei loro movimenti.  

Queste innovazioni hanno offerto una precisione impareggiabile: una caratteristica ideale per orologi ideati per riflettere le loro tecnologie d'avanguardia. 

2004

Il Monaco V4

Il Concept Watch Monaco V4 ha introdotto un approccio completamente nuovo all'animazione di un orologio meccanico, con una costruzione che evoca un motore da corsa. Questo orologio dal look radicale si serve di un lingotto che oscilla su binari per produrre energia, di micro-cinghie per trasmettere questa energia e di quattro bariletti progettati per riprodurre l'aspetto di un blocco motore. Le casse del Monaco V4 sono state realizzate in platino, titanio, composito a matrice di carbonio e oro rosa, e TAG Heuer ha celebrato il 10° anniversario del modello con un'opzione tourbillon.

2004

L'Aquaracer

Nel 2004, TAG Heuer ha lanciato la linea di orologi Aquaracer, le cui radici affondano nei primi orologi da immersione Heuer dell'inizio degli anni '80. La prima generazione di Aquaracer offriva un'impermeabilità di 300 metri, mentre la generazione successiva (lanciata nel 2009) si è estesa fino a 500 metri. Gli Aquaracer sono stati caratterizzati da una grande varietà di materiali, colori e movimenti, tutti progettati per offrire ai sommozzatori un orologio affidabile e altamente leggibile.

2010

Movimento Calibre 1887

Nel 2010, TAG Heuer ha lanciato il suo primo movimento cronografo di manifattura, il Calibre 1887. Il Calibre 1887 è un movimento integrato dotato di ruota a colonne e dello stesso tipo di pignone oscillante per il quale Heuer aveva ottenuto il brevetto nel 1887. Il movimento Calibre 1887 ha animato una nuova generazione di cronografi TAG Heuer Carrera ed è alla base del movimento di manifattura Heuer 01.

2010

L'Atelier di Alta Orologeria

A metà degli anni 2000, TAG Heuer ha creato un atelier volto a sviluppare e integrare tecnologie d'avanguardia per produrre un numero estremamente limitato di orologi innovativi, tutti realizzati a mano. Il Mikrograph (2011) si serviva di un movimento integrato per offrire una precisione al centesimo di secondo, con lancetta cronografica centrale che compie una rivoluzione completa in un secondo. Il Mikrotimer Flying 1000 ha ampliato la gamma a frequenza ultra-elevata di TAG Heuer offrendo una precisione al millesimo di secondo, con la lancetta cronografica dei secondi centrale che effettua 10 rotazioni al secondo. Il nome deriva dall'Heuer Microtimer del 1966, il primo cronometro elettronico al mondo con una precisione al millesimo di secondo. L'ultimo modello di questa serie è stato il Mikrogirder, presentato nel 2012, che offriva una precisione a 5/10.000 di secondo. L'orologio TAG Heuer Carrera “Pendulum”, presentato nel 2010, si serviva di magneti per controllare il movimento al posto della tradizionale spirale. TAG Heuer ha esteso la tecnologia Pendulum con il lancio del Mikropendulum Tourbillon, che offriva una precisione al centesimo di secondo e un tourbillon, mentre il MikropendulumS integrava due pendulum magnetici e un doppio tourbillon.

DAL 2015 A OGGI

UNIRE PASSATO E FUTURO

TAG Heuer sfrutta appieno la sua ricca gamma di orologi storici sviluppandoli e integrandovi le principali tecnologie d'avanguardia moderne.  

Non importa se gli appassionati preferiscono un chip di silicio, un tourbillon o una spirale in carbonio: il loro orologio rappresenterà comunque un legame fra il passato e il futuro di TAG Heuer.

2015

L'Orologio Connected

Nel novembre del 2015, TAG Heuer ha presentato il primo smartwatch svizzero di lusso, l'orologio TAG Heuer Connected. Racchiuso in una cassa stile TAG Heuer Carrera, l'orologio Connected integra una tecnologia di nuova concezione sviluppata dai partner Intel e Google. Gli acquirenti possono sostituire l'orologio Connected con un TAG Heuer Carrera con tradizionale movimento meccanico. La serie Connected Modular (2017) consente al proprietario di passare dal modulo smartwatch a quello di un orologio automatico, utilizzando lo stesso cinturino e le stesse anse.

2017

Il ritorno dell'Autavia

Nel marzo del 2017, in occasione della competizione "Autavia Cup", lo stile del nuovo Autavia è stato scelto da vari appassionati fra 16 modelli Autavia classici. Edizioni Limitate dell'Autavia hanno celebrato l'85° compleanno di Jack Heuer e reso omaggio al leggendario pilota svizzero di Formula Uno Jo Siffert, mentre altri modelli hanno ripreso schemi di colori ispirati ai modelli Autavia “Viceroy” e “Orange Boy”. Nel settembre 2017, TAG Heuer ha collaborato con la sua community di collezionisti vintage per presentare mostre in 10 città del mondo. Sono stati esposti oltre 400 orologi, metà dei quali provenienti dal Museo TAG Heuer, mentre l'altra metà proveniva da collezioni private. Ogni città aveva un proprio tema, che spaziava dalle macchine ai piloti fino agli orologi militari, agli sport nautici e alle immersioni.

2018

Il Fragment TAG Heuer Carrera

L'edizione limitata Fragment Design TAG Heuer Carrera ha segnato il debutto del movimento di manifattura Heuer 02 in una cassa TAG Heuer Carrera. Questo movimento si serve della disposizione a ore 3-6-9 dei classici cronografi Heuer degli anni '60 e offre una riserva di carica di 80 ore. Progettato dalla leggenda dello streetwear Hiroshi Fujiwara, il Fragment Design TAG Heuer Carrera trae ispirazione da un raro modello TAG Heuer Carrera con tre contatori prodotto nel 1968.

2019

50° anniversario del Monaco

Per celebrare il 50° anniversario del Monaco, TAG Heuer ha offerto una serie di modelli in cinque edizioni limitate, ciascuna delle quali riflette lo stile di un decennio. L'edizione Olive Green per gli anni '70, Victory Red per gli anni '80, Industrial Gray per gli anni '90, Black and White per gli anni 2000 e Deep Gray per gli anni 2010.